martedì 9 febbraio 2016

Parma, Marta: la maestra delle emozioni

Lo sapevate che l'ideogramma giapponese della parola "ascolto" è formato dai simboli "orecchio", "tu", "occhi", "attenzione unitaria" e "cuore"? E' uno degli spunti per far riflettere i più piccoli sul valore della conoscenza di sé e dell'altro proposti da Marta Tropeano, pedagogista specializzata in progettazione dei servizi socio-educativi. I bambini la chiamano "maestra delle emozioni", perché al suo lavoro di insegnante di scuola primaria affianca progetti didattici di educazione all'affettività. "Creo percorsi psico-emozionali per bambini e bambine - racconta - l'obiettivo educativo è il potenziamento del linguaggio emotivo, attraverso la presa di coscienza del proprio corpo in relazione agli altri e dei propri e altrui sentimenti". L'apprendimento, infatti, non è solo imparare a memoria numeri e nozioni. Insegnare ai bambini a gestire quei piccoli spiritelli rappresentati in Inside/Out significa prevenire fenomeni di bullismo, violenza sulle donne, problematiche di abuso di sostanze e disturbi alimentari pronti ad esplodere nel periodo più critico dell'adolescenza. Significa anche poter intercettare e affrontare situazioni di disagio che tanti bambini si tengono dentro. In alcuni Paesi europei queste lezioni sono obbligatorie dagli anni Sessanta, mentre in Italia si comincia a parlarne adesso e non senza resistenze, probabilmente per il timore di "sconfinare" nell'ancora temutissima educazione sessuale. Ma Marta è determinata. Crede fermamente nella Didattica delle emozioni, il suo motto è il celebre aforisma del Piccolo Principe "Non si vede bene che con il cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi". Arrivata a Parma sei anni fa dopo un ricco percorso di studi nel campo dell'educazione e della formazione, Marta è oggi un vulcano di idee e iniziative. I suoi laboratori per gli alunni della scuola primaria prevedono giochi pedagogici inventati da lei, che permettono ai bambini di sviluppare empatia e immedesimazione. Non manca la lettura animata di fiabe originali, come "MartUgo il ragnetto che tesse il tuo futuro" e "Carta Bambina e Inchiostro Magico". Proprio entro la fine del mese di febbraio Marta Tropeano vedrà pubblicato il suo primo libro, "Una carezza nell'anima" di NeP Edizioni, illustrato da Miriam Palumbo: una raccolta di favole per insegnare ai bambini, con un linguaggio semplice e simbolico, le corrette relazioni e il rispetto delle diversità. Il lavoro dell'educatore professionale oggi è richiesto più che mai, eppure questo ruolo non è correttamente riconosciuto e né tutelato. Non esistono spazi di confronto che permettano scambi di idee e progettualità tra le tante figure coinvolte nella crescita dei giovani: genitori, insegnanti, pedagogisti, assistenti sociali. Per questo Marta è promotrice a Parma dell'iniziativa "Caffè Pedagogico", incontri informali di condivisione sulle tematiche educative che si tengono in locali pubblici. Già giunto al secondo appuntamento, il Caffè Pedagogico di Parma ha avuto un buon successo raggruppando un mosaico di professionisti decisi a formare una rete territoriale. Tra gli eventi proposti c'è anche un Book-Mob, una sorta di flash-mob in cui i partecipanti potranno scambiarsi un libro di pedagogia. Un modo per mettere in circolo la cultura e per promuovere una didattica che riporti al centro l'io emotivo del bambino: "Non ci sono solo l'apprendimento cognitivo, i programmi da rispettare, le scadenze - ricorda Marta - nella scuola di oggi purtroppo l'alunno sembra di più un vaso da riempire che un fuoco da accendere. Ma stimolando la fantasia si crea apprendimento: i bambini devono tornare ad essere protagonisti del loro mondo". 

http://women-parma.blogautore.repubblica.it/2016/02/09/parma-marta-la-maestra-delle-emozioni/

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